Questo sito si occupa di antropologia fisica, antropologia culturale, genetica delle popolazioni, linguistica e storia dell'uomo.
Assolutamente no! L'antropologia fisica (o biologica, o evoluzionistica) è una disciplina scientifica che si occupa dei meccanismi dell'evoluzione biologica,
dell'ereditarietà genetica, dell'adattamento fisico degli esseri umani e dei resti fossili di tale evoluzione; lo scopo è dunque l'uomo, la sua storia naturale
con i relativi aspetti biologici e naturalistici. Spesso è strettamente correlata con l'archeologia.
Gli esseri umani sono animali, e come tali possono essere
studiati: è grazie alla biologia se sappiamo di discendere dagli ominidi, ed è grazie a scheletri e crani antichi ritrovati se possiamo compiere studi sulle
caratteristiche fisiche delle popolazioni attuali.
Pseudo-scienze possono essere ad esempio invece l'antropologia criminale, la fisiognomica, la frenologia, che
arrivano a definire alcune caratteristiche comportamentali e psicologiche solo in base all'aspetto fisico di un individuo.
C'è una forte disinformazione a riguardo, dovuta soprattutto all'influenza di ideologie politiche e socio-culturali. Il termine "razza" è diventato un tabù a causa del suo cattivo uso nel passato, soprattutto
durante la triste parentesi del periodo nazista.
A tal proposito, abbiamo scritto una nota esauriente, che analizza attentamente gli aspetti scientifici,
antropologici, genetici e culturali della questione, che potete leggere qui:
Disinformazione riguardo l'antropologia fisica e la genetica delle popolazioni.
Nutriamo un maggior interesse nelle tipologie che fanno parte del nostro continente, quello europeo appunto. Ma ciò non ci impedirà di parlare anche di altre tipologie.
Secondo la maggior parte degli antropologi le subrazze Caucasoidi sono 5: nordica, mediterranea, dinarica, alpina e baltica. Noi personalmente, ne aggiungiamo
due: atlantica e nord-cromagnoide, per le rispettive differenze dalla tipologia mediterranea (la prima) e da quella nordica (la seconda). Abbiamo comunque scritto
delle note che spiegano le loro caratteristiche, origini e diffusioni odierne, illustrando con foto di volti e mappe genetiche, che potete leggere cliccando
qui:
Antropologia fisica dell'Europa.
Gli aplogruppi del cromosoma Y sono raggruppamenti di combinazioni di marcatori (aplotipi) definiti dalle differenze nella regione non-ricombinante del DNA del
cromosoma Y.
Il cromosoma Y ancestrale (scherzosamente definito dagli studiosi di "Adamo") è quello appartenuto ad un maschio teorico che rappresenta il più
recente progenitore comune di tutti i maschi attuali lungo la linea patrilineare, visto che il cromosoma Y è unicamente trasmesso dal padre ai figli maschi, come
un cognome.
Un individuo può avere aplogruppo I1 (Proto-Germanico Nordico) e però magari avere le fattezze della tipologia mediterranea, in quanto i suoi antenati
nel corso dei secoli si sono ibridati con popolazioni mediterranee.
Quindi, fenotipicamente parlando, l'aplogruppo Y-DNA (e neanche il mitocondriale mtDNA) non è
rilevante e non lo si può riconoscere dall'aspetto fisico. L'unico modo per conoscere il proprio aplogruppo è effettuare un test genetico del DNA presso uno dei
tanti siti internet che offrono questo servizio.
A tal proposito abbiamo scritto delle note sulla storia genetica dell'Italia, che è un paese davvero interessante ed
eterogeneo dal punto di vista genotipico: Storia genetica dell'Italia.